Dossier relizzato da Yves Bongarçon, Frank Frejnik e Stefania V. De Lorenzi
Brett Gurewitz aveva creato la Epitaph per poter produrre il suo stesso gruppi, i Bad Religion. Oggi l'etichetta è diventata l'icona del punk anni 90, mettendov insieme, disco dopo disco, una produzione davvero infaticabile.
La Epitaph è per il punk rock quello che la Blue Note è per il jazz o la Motown per il rhythm and blues, un punto di riferimento. L'ascesa è stata graduale, passo dopo passo, forse perchè all'inizio Brett Gurewitz non aveva alcuna ambizione. Di sicuro non aveva quella di creare l'etichetta punk degli anni 90. Con Bad Religion, NoFX, Down By Law e Pennywise, l'etichetta californiana ha messo insieme un catalogo imponente che le assicura, qualunque cosa accada, una rendita non indifferente. Mettendo incessantemente sotto contratto nuovi gruppi, alcuni condannati ad una carriera lampo, altri destinati a raggiungere i loro idoli nel firmamento del punk rock, la Epitaph ha fatto il colpo grosso con gli Offspring e il loro album "Smash". Il successo planetario di quest'album ha consentito all'etichetta di ingaggiare altri gruppi, di assumere altro personale (il numero degli assunti è passato da sei a quarantasette), di aprirsi musicalmente e di essere ancora più presente nel panorama musicale. Ma questa volta con una differena fondamentale: Epitaph è ovunque, sulle fanzine così come sulla stampa internazionale, per la strada e su MTV.
Epitaph
Le date
1981: Creazione della Epitaph da parte di Brett Gurewitz. Non è ancora una vera e propria etichetta, ma solo un nome per produrre il primo album dei Bad Religion, "How Could Hell Be Any Worse".
1983: La seconda uscita è ancora legata ai Bad Religion. "Into the Unknown" è il secondo album del gruppo. Molto raro (mai ristampato) poiché fu un completo fallimento commerciale.
1984: Scioglimento dei Bad Religion. Per tre anni Brett Gurewitz registra tutto ciò che conta in California per quel che riguarda i gruppi punk.
1987: I Bad Religion risorgaono dalle proprie ceneri; La Epitaph anche. Questa volta con un po' più di ambizione: diventa una vera etichetta.
1988: "Suffer" dei Bad Religion devasta tutto ciò che incontra sul suo cammino. Epitaph pubblica anche il primo album dei L7.
1989: Mr. Brett pubblica gli album di NoFX, Pennywise, Insted, Little Kings, Coffin Break.
1990: I Down By Law si uniscono all'etichetta.
1994: "Smash" degli Offspring: la maggior fonte di denaro dell'etichetta. Brett ha bisogno di maggior tempo per gestire la Epitaph. Proprio in questo momento i Bad Religion decidono di andare su una major. Il chitarrista cede il posto e tira le redini della sua etichetta. Epitaph Europa si installa in Olanda.
1995: L'etichetta si apre ad altre cose oltre al punk melodico (The Joykiller, Clawhammer, Gas Huffer, The Humpers, Rancid, Red Ants, Wayne Kramer...) ma continua a darci dentro col punk rock (Dead Fucking Last, SNFU, Total Chaos, Voodo Glow Skulls...), ristampa qualche album di culto (Poison Idea, TSOL, Adolescents, Suicidal Tendencies) e accoglie le vecchie glorie del punk da poco riunitesi (Rich Kids On LSD, Descendents).
1996: I Cramps si uniscono alla Epitaph per l'album "Big Beat from Badsville". Creazione della Fat Possum Records, che si occupa di blues, rock'n'roll, garage (The Neckbones, Twenty Miles, T-Model Ford, RL Burnside). Andry Kaulkin viene nominato presidente dell'etichetta mentre Brett va a riposarsi un po'.
1997: Gli olandesi I against I sono il primo gruppo europeo a firmare un contratto con l'etichetta americana. Creazione della Epitone, sotto-etichetta con tendenze surf (The Blue Stingrays). Creazione della Hellcat con Tim Amstrong dei Rancid.
1998: Brett acquista la Burning Heart Records, Epitaph mette sotto contratto gli Agnostic Front e annuncia l'uscita dei dischi di Tom Waits e Burning Heads.
Nel momento in cui le voci più folli circa il suo futuro si ricorrono, visita guidata all'etichetta punk per eccellenza. Epitaph ci ha aperto le porte di Sunset Boulevard per la prima volta, mentre Jeff Abarta, colonna portante dell'etichetta e direttore dello sviluppo artistico, racconta la sua avventura nel Punk-O-Rama.
Il tuo ruolo esatto alla Epitaph?
Jeff Abarta: Mi occupo dello sviluppo e della promozione degli artisti, ma faccio un mucchio di cose differenti ogni giorno. Do una mano ai gruppi, mi occupo dei loro siti internet, collaboro alla creazione delle cartoline, dei poster, organizzo dei concorsi, seleziono e autorizzo la stampa che si occupa dei gruppi che sono in tournée e dei quali è uscito un album. Come vedi è un lavoro molto vario (ride)!
Di quanti gruppi ti occupi?
J.A.: In questo momento, di otto gruppi.
DI PUNK TECHNOSKAROCK'N'ROLL
Dal punk-ska a cose melodiche...
J.A.: No, a dire la verità mi occupo di nove gruppi e di tutti gli stili. Gruppi di ska tradizionale, di hardcore, di punk, di punk-ska, di punk-techno, di punk technoskarock'n'roll, veramente di tutto.
Epitaph è sicuramente una delle etichette indipendenti più importanti del mondo...
J.A.: Perchè dici UNA delle migliori?
Ah... scusa, la migliore...
J.A.: Stavo scherzando (ride)!
Esiste un vero e proprio modo di fare della Epitaph per promuovere i gruppi e pubblicare gli album. Ma, secondo te, qual è la specificità di Epitaph?
J.A.: Penso che noi sappiamo come far conoscere i nostri album direttamente ai punk-rockers. Quando un gruppo parte in tour, utilizziamo tutti i mezzi per mettere al corrente la gente. Sia per email che attraverso volantini che distribuiamo in giro o nei negozi di dischi in un raggio abbastanza vasto. Penso che ci sia molto da fare a questo livello.
Un giorno, Brett Gurewitz ci ha detto: "Ce l'ho fatta, ho raggiunto il mio scopo con la Epitaph perchè conoscevo i ragazzi della strada e sapevo quello che volevano". Pensi anche tu che questa sia la principale ragione del successo della Epitaph?
J.A.: Sicuramente. Abbiamo un gruppo di persone che vogliono parlare non soltanto alle riviste di dischi ma anche ai ragazzi. D'altronde, sono loro stessi dei ragazzi (ride)! Brett e Andy Kaulkin decidono quali gruppi prendere, ma tutto passa tra le mani di tutti qui, ed è un bene essere aperti perchè non si discute solamente di buona musica, ma di buon punk rock, di buon ska.
Quante persone lavorano direttamente alla Epitaph-Sunset?
J.A.: Direi trentcinque, più o meno
E tu, è da molto che sei qui?
J.A.: Sono qui da circa otto anni.
L'enorme successo degli Offspring vi ha in qualche modo cambiati, sia nella struttura della società che per quanto riguarda la promozione dei gruppi. Avete imparato molto da questa esperienza?
J.A.: Ci abbiamo guadagnato ma anche rimesso qualcosa. Quando il successo degli Offspring è arrivato, molti dei nostri gruppi si sono fatti un'idea differente dei media ai radio commerciali, e questo ha un po' sconvolto le cose, ma non cambiato il nostro modo di fare. I gruppi che partono in tournée restano per noi la cosa più importante, aiutare un gruppo a diventare popolare resta una priorità.
DEFINIZIONE DI INDIPENDENZA
Fornite un aluto finanziario ai vostri gruppi quando sono on the road?
J.A.: Si, se ci rendiamo conto che i gruppi stanno perdendo dei soldi mentre sono in giro. Ma non diamo dei soldi per le comodità durante le tournée: semplicente rendiamo possibile ciò che non lo sarebbe se i gruppi dovessero contare unicamente sulle proprie risorse economiche. A volte può essere costoso, ma se si tratta di sostenere un gruppo, troviamo i mezzi.
E la distribuzione, come avviene?
J.A.: Negli Stati Uniti abbiamo una dozzina di distributori, non diamo l'esclusiva a nessuno. Questo è la vera definizione di indipendenza. Avendo parecchi distributori c'è competizione e ognuno lavora duramente per distribuire gli album prechè sa che pubblichiamo album fatti da gruppi che la gente vuole avere e scoltare, ed è nel loro interesse economico battersi per piazzare bene gli album.
Tim e Lars dei Rancid hanno creato la Hellcat, un'etichetta ska, e pubblicano album attraverso la Epitaph, è così?
J.A.: Non esattamente. La Hellcat appartiene per un cinquanta per cento a Tim Armstrong e per l'altro cinquanta per cento a Brett Gurewitz. È totalmente distribuita e commercializzata da Epitaph. Le due etichette sono separate, ma al momento, ad esempio, lavorano entrambe sull'album e sulla tournèe degli Slackers. Però non si può dire che questo gruppo sia con la Epitaph, è con la Hellcat. Anche se sono le stesse le persone che ci lavorano. Complicato? Si, abbastanza!
RILEVARE LA BURNING HEART
Qualche settimana fa, si è saputo che la Epitaph ha rilevato la svedese Burning Heart. L'intenzione era di aiutare finanziariamente un'etichetta europea o è una strategia commerciale che punta a unificare tutti gli attori della scena punk?
J.A.: Si trattava di aiutare un'etichetta in difficoltà. La Burning Heart è un'etichetta importante, ma non è tra le più potenti. Non conosco esattamente le ragioni di ciò, ma per quel che mi riguarda, sono molto contento di esserci associati a loro perchè producono dell'eccellente punk rock, come i Refused ad esempio...
E i Millencolin...
J.A.: Abbiamo già i Millencolin su Epitaph per gli Stati Uniti. Ma è eccitante perchè avremo l'occasione di lavorare con gruppi nuovi.
Da qualche settimana si sa che Epitaph ha deciso di aprire anche ad artisti che non fanno punk, come Tom Waits ad esempio...
J.A.: Penso che la musica di Epitaph sia sempre stat piuttosto diversificata. Abbiamo cominciato con gruppi come Gas Huffer o artisti come Wayne Kramer. Distribuiamo Hellcat, un'etichetta di ska tradizionale e artisti blues come R.L. Burnside. Abbiamo dimostrato che nel punk rock siamo i migliori, ma alla fine è una questione di musica. E poi Tom Waits corrisponde perfettamente all'immagine Epitaph. Penso che non ci siano molti artisti rispettati come lui. Son ocontento di lavorare con lui. Certo, non ci sono rapporti diretti con il punk, e allora (ride)?
RILEVATI DA UNA MAJOR
Ci sono voci sull'acquisto di Epitaph da parte di una major, si è fatto il nome della Time-Warner...
J.A.: Non sono che voci. Non vendiamo, non ne abbiamo mai avuto neanche l'intenzione. Ho parlato con Brett Gurewitz appena qualche giorno fa, sono praticamente il primo dipendente della Epitaph e penso che l'avrei saputo.
E tutte le voci che corrono sulla Epitaph dopo il successo degli Offspring da dove vengono? Ci sono delle gelosie?
J.A.: Queste voci sono ricominciate recentemente perchè oggi siamo più potenti di quanto non siamo mai stati in passato. Abbiamo appena fatto uscire il nuovo album dei Rancid e "Punk-o-rama 3" che è un enorme successo. E poi c'è stato il Warped Tour negli Stati Uniti che è stato anch'esso un gran successo. Penso che se prendi i nostri gruppi per una manifestazione, sei sicuro ssdi avere roba di qualità. Siamo realmente la prima etichetta punk. Questo può dar fastidio ad alcuni, a cui di colpo girano le palle e cominciano a diffondere cazzate sul nostro conto.
Brett Gurewitz
L'uomo chiave
Brett, "Mr. Brett" come lo chiamano i suoi artisti, è innanzitutto il simbolo di un successo all'americana. Partito dalla strada, il che significa dal niente, vent'anni fa, oggi Gurewitz si ritrova alla testa di una delle più interessanti etichette indipendenti. "Nel 1987 öavpravp a tempo pieno come ingegnere del suono in uno studio di Hollywood, il West Beach Studio. Non era uno scherzo, lavoravo un centinaio di ore alla settimana (ride)! E in più guadagnavo una cifra ridicola, In poche parole, cercavo di stare a galla. Poi, qualche anno più tardi, nel 1981-82 suonavo la chitarra nei Bad Religion. Abbiamo pubblicato il nostro primo album producendolo in proprio, all'interno di una struttura che avevo chiamato Epitaph. A quell'epoca non era ancora una vera casa discografica, era solo un nome. Ma questa esperienza mi è servita. Ho imparato cosa si deve fare per pubblicare e distribuire dei dischi." Quell'anno Gurewitz fa il colpaccio e pubblica il primo disco delle L7, l'affare comincia a decollare: "Con un po' di soldi di mio padre e un po' di grana presa a prestito dallo studio West Beach, sono riuscito a stampare i miei primi due dischi, quello dei Bad Religion e il primo delle L7. Ho avuto fortuna, prechè i Bad Religion erano un gruppo relativamente famoso nel 1981, così i distributori non hanno avuto difficoltà a distribire entrambi gli album. Dico fortuna, perchè è praticamente impossibile ottenere una cosa del genere in tempi normali. L'occasione seguente me l'ha fornita il fatto che il disco delle L7 è andato terribilmente bene. In due parole, il debutto della Epitaph è il risultato di un lavoro accanito e di molto culo! Il disco successivo è stato il primo dei NoFX, che ha funzionato molto bene anch'esso. Da allora posso dire di aver avuto fiuto, non ho mai messo sotto contratto un gruppo che non sia piaciuto ai ragazzi. Non l'ho fatto apposta, forse è perchè sono ancora un ragazzino anch'io (ride)!"